Programmazione Cinema PINDEMONTE
Programmazione:
Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell’ascensore. Tutto fila liscio finché quello che doveva essere un incontro ordinario e pacifico, si trasforma nell’incubo temuto da tutti: viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problemi di salute mentale. Tutto ciò scatenerà una serie di reazioni inaspettate, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato.
78° Festival di Cannes - Un Certain Regard
Programmazione:
Doriano, detto Dori, e Carlobianchi (sì, tutto attaccato) sono amici di bevute, in un Veneto rurale che pare quasi il Far West. Il loro obiettivo nella vita è sfondarsi di lumache e polenta e andare a bere l’ultima ombra di vino: “una voglia che va al di là della sete”. Hanno scoperto il segreto del mondo, ma da sobri non se lo ricordano, e credono alla leggenda metropolitana secondo cui il loro storico amico Genio, “il più premiato vincitore del Caliera Trophy”, ha nascosto da qualche parte un tesoretto ricavato dalla vendita di frodo di occhiali dal sole. Per questo, e perché gli vogliono bene, devono andare a prenderlo all’arrivo dall’Argentina, dove si era rifugiato in attesa della prescrizione per i sui reati. Lungo il loro percorso incontrano Giulio, studente di Architettura timido e insicuro, che si unisce al loro viaggio e impara a vivere alla giornata – ma non senza una missione temporanea – come fanno Dori e Carlobianchi da sempre.
Le città di pianura è l’opera seconda del regista e sceneggiatore (qui con Adriano Candiago) Francesco Sossai: un road movie sbullonato con per improbabili protagonisti due cinquantenni che rimpiangono gli anni Novanta, in un Veneto che sta per essere attraversato (per meglio dire sventrato) dall’autostrada Lisbona-Treviso-Budapest, e in cui gli operai vengono sfruttati per tutta la vita e congedati con estrema ipocrisia.
Palma D'oro miglior sceneggiatura - Cannes79
Programmazione:
Jessica, Perla, Julie, Arianne e Naïma sono cinque adolescenti che hanno trovato rifugio ed assistenza, ognuna per motivi diversi, in una casa rifugio per ragazze madri. Se ne seguono i percorsi che le vedono rischiare di arrendersi o cercare di superare le difficoltà che stanno alla base della loro scelta di dare alla luce una creatura.
I fratelli Dardenne, dopo aver lasciato prevalere la dura realtà nel film precedente, offrono qui uno spazio a una speranza che non si traduce in un happy end retorico.
Il film trae origine da un’indagine che i due registi hanno compiuto in una ‘maison maternelle’ nella zona di Liegi avendo in mente di realizzare un film con al centro una sola giovane madre. Le storie che hanno potuto ascoltare nel corso di quella visita li hanno spinti a scrivere una sceneggiatura in cui si seguono cinque storie tenendo sempre come punto di riferimento il centro di assistenza al quale le giovanissime protagoniste finiscono con il fare ritorno. Non si tratta, è bene chiarirlo, del classico film ‘corale’. Ognuna di loro segue ed è seguita nel suo percorso individuale in cui fare emergere le più differenti situazioni di crisi.